Dobbiamo invocare lo Spirito Santo. Attenderlo come
Maria e gli Apostoli nel Cenacolo. Facciamoci provocare dalle parole di don
Torresin.Lo Spirito Santo tra i santi Rocco e Cleto papa,
Rovereto di Chiavari,
Chiesa S. Andrea
Altre forme celebrative, nel
frattempo, avevano e hanno preso forma. Penso alle celebrazioni domestiche, ad
un maggiore ascolto della Parola, al rosario, alla preghiera in tutte le sue
variegate manifestazioni. La messa è il centro, ma non nel senso di essere
l’unica forma celebrativa che ingloba e sostituisce le altre.
Faccio un esempio: conosco una
comunità contemplativa che, nell’impossibilità di celebrare l’eucaristia, ha
celebrato tutti i giorni una liturgia della Parola nella quale poi le sorelle
vivevano un momento di silenzio e meditazione condivisa e un tempo di risonanza
comunitaria. A detta di molte uno dei frutti più importanti di questo tempo di
digiuno eucaristico! Ora la ripresa della messa quotidiana finirà per
sostituire quella forma celebrativa della Parola che era stata così preziosa. (Antonio Torresin)
Come è stata purificata la preghiera in questi 90
giorni? Ho ritrovato il desiderio di vivere la preghiera come un incontro con
Gesù vivo, oppure sono rimasto al dire le preghiere? Quali modalità di
preghiera ho riscoperto oppure valorizzato? Ho avuto quel sano gusto che la
Messa è il centro dell’incontro con Gesù, presenza che non si esaurisce a
Messa, ma da qui sgorga ogni altra presenza e incontro?
Oggi la Parola di Dio, nella prima lettura, ci fa
ascoltare il discorso da Mileto di Paolo.
Due sono le affermazioni che mi colpiscono.
di istruirvi, in pubblico e nelle
case. C’è un
annuncio pubblico ed un annuncio domestico. Certo quest’ultimo è più difficile.
Ma non è detto che debba essere fatto da parole. Spesso è più eloquente un
vangelo vissuto.
dunque, costretto dallo Spirito, io
vado. Paolo si
arrende alla potenza di Dio, e segue il suo destino. Ciò che conta dare testimonianza al vangelo della grazia
di Dio. Come Paolo la mia vita sa arrendersi alla potenza di Dio,
abbracciando il senso ultimo e proprio della propria vocazione?
Infine, oggi, è la memoria di San Filippo Neri, padre
e maestro nell’educazione: preghiamo per le famiglie impegnate nell’educare e
nel raccontare con la vita la fede.
Vieni,
Santo Spirito…
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
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