28 maggio 2020

LOMBARDIA, Lodi, S. Angelo Lodigiano






FESTA: 16 agosto
TITOLO: devozione

OPERA:

LUOGO: edicola nel cortile al n. 24 di viale Monte Grappa


IN ATTESA DELLA PENTECOSTE (4)

FONTE
Dobbiamo invocare lo Spirito Santo. Attenderlo come Maria e gli Apostoli nel Cenacolo. Facciamoci provocare dalle parole di don Torresin.

La madre prima di offrire il seno parla, perché il bambino prima di ciucciare possa parlare e riconoscere nel cibo il donatore, e rivolgergli la parola che lo nutre come e più del latte.

Fuor di metafora mi chiedo: la ripresa repentina e accelerata di tutte le celebrazioni che segno è? Forse il segno che non reggevamo il vuoto. Molti fedeli, ma io credo soprattutto molti preti, non reggevano il vuoto, perché non sembrava loro possibile altro che quello: la messa.

Qui occorre – credo – fare una distinzione tra la celebrazione dell’eucaristia domenicale, memoriale della Pasqua origine di ogni celebrazione, e la celebrazione feriale. Mi domando: era necessario riprendere anche la celebrazione feriale, tutti i giorni sempre e solo la messa? In questi giorni di digiuno, di vuoto, si sono aperti nuovi spazi di celebrazione che potrebbero essere valorizzati e che credo invece rischino di venire azzerati dal ritorno del medesimo, dal «tutto come prima». (Antonio Torresin)

Questo discorso, non so come vi trova. Eppure è una provocazione interessante. Ci ho pensato molto in questi 90 giorni. Vivere la celebrazione della fede nella diversificazione quotidiana, dentro una ricchezza celebrativa da nuovo gusto alla stessa comunione eucaristica. Nella mia esperienza di questi 90 giorni ho rigustato la Messa come un gesto che nella sua non quotidianità, 3-4 volte alla settimana compresa la domenica, dava la possibilità ad esempio a lunghi momento di silenzio o rendeva la Liturgia delle ore, non un più, o un semplice devi, ma un celebrare la fede. Una tra le cose più belle è stato celebrare l’eucarestia non verso il popolo, ma verso il crocifisso, in primis per superare il vuoto della chiesa, ma poi è stato un vivere spiritualmente nella Comunione dei Santi l’offerta a nome di tutti.

Se non faccio la comunione eucaristia, cosa mi manca?

La Parola di Dio di quest’oggi ci racconta del processo di Paolo a Gerusalemme. Fa sorridere leggere come Paolo si prende gioco dei suoi accusatore, sadducei e farisei, e poi la pagina si conclude con la notte in carcere.

La notte seguente gli venne accanto il Signore… Paolo si è sempre sentito accompagnato dal Signore nella sua opera. Ora il Signore come già sulla via per Damasco lo rinfranca e lo esorta a perseverare … Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme è necessario che tu dia testimonianza a Roma.

È una esperienza che suscita certamente una sana e santa invidia. Come poter ripensare ad una presenza del Signore così?

Il Signore anche nella vita rinfranca e esorta. Hai memoria come e quando?

Facciamo nostra la supplica di Gesù la Padre: come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

Vieni, Santo Spirito…

Lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina.

 

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò ch'è sviato.